I free party, comunemente chiamati anche rave party o semplicemente rave[1], sono manifestazioni musicali autogestite nate alla fine degli anni ottanta[2], dall'accesso completamente libero e gratuito per chiunque[3]. Caratterizzate dal ritmo incalzante della musica, principalmente tekno, techno, goa, acid house, jungle, drum and bass o psy-trance, e dagli stravaganti ambienti allestiti, performance di artisti, giocolieri e giochi di luce, si tengono solitamente in spazi isolati, per esempio all'interno di aree industriali abbandonate[4] o in grandi spazi aperti, come campi, cave, boschi e foreste, con durata variabile da una notte fino a più di una settimana[5].
L’esperienza di queste manifestazioni risponde all’esigenza di affermare una zona diversa dalle dinamiche imposte dalle istanze economiche, amministrative e istituzionali che regolano la quotidianità dello spazio pubblico e di chi lo attraversa.[6]
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